Il mio nome è Riccardo, e sono un progettista CAD nel settore orafo. Se da un lato sono sempre stato interessato alla robotica e all’elettronica, dall’altro mi entusiasmano moltissimo anche la lavorazione del metallo e delle materie plastiche sia in ambito artigianale che in ambito industriale.
Sono entrato in contatto con l’associazione alla Maker Faire 2022, in quel contesto di leggera confusione mi ha subito colpito l’entusiasmo dei volontari con cui mi sono interfacciato. E così mi sono avvicinato ad un ambito che mi accattivava, come quello dei devices e delle protesi. Vedo la progettazione come una sfida, come qualcosa di complesso, e quindi accattivante. Infatti, per poter progettare un dispositivo, occorre tener conto di molteplici fattori che, seppur differenti, hanno tutti grande peso nel riuscire ad ottenere il risultato desiderato. Occorre, infatti, tener conto che il prodotto sia allo stesso modo adattabile a diversi individui, comodo, ma anche strutturalmente funzionale.
Al momento il mio contributo all’interno dell’associazione riguarda la stampa dei devices. Per ora ne ho stampati un paio. Vorrei però inserirmi nel team che si occupa di ricerca e sviluppo, così da poter apportare qualche miglioria ai dispositivi già prodotti, e anche contribuire nella prototipazione di dispositivi sempre nuovi, che si confacciano alle necessità specifiche dei bambini.
Perché ho scelto di essere volontario E-Nable? Perché la gioia e l’arricchimento che si ha dal mettere a disposizione le proprie competenze per aiutare chi ne ha bisogno sono inspiegabili.