Mi presento. Sono Alessandro, abito a Novara assieme a mia moglie, Giusy, e alla mia gatta, Lady.
Ingegnere aerospaziale, che però nella vita ha deciso di tenere i piedi per terra occupandosi di testare e validare componenti del settore automotive pesante (più comunemente conosciuti come TIR o camion). Ho conosciuto E-nable durante il tristemente noto lockdown, dove per caso mi era uscito un video su youtube che parlava della community internazionale di E-nable.
Mi sono iscritto sul forum e il leader di E-nable Francia mi ha indirizzato verso Alberto Navatta, attuale leader del chapter italiano. Alberto non ha perso tempo e mi ha contattato subito. Ancora conservo il suo messaggio nel quale mi invitava a scambiare due parole con lui. Era il 24 marzo 2020. È stata una lunga chiacchierata, ben più di due parole, nella quale Alberto ha condiviso i suoi progetti, le sue idee e il suo desiderio di concretizzare la nascita del chapter italiano di E-nable. Fino a quel momento non avevo mai pensato di utilizzare le mie stampanti 3d per poter fornire degli ausili, che noi chiamiamo “device”, ai bambini e alle famiglie che lo richiedono.
Questi device sono funzionali, consentono di stringere oggetti, ma i bimbi li vedono più come un gioco che permette loro di indossare qualcosa di personalizzato, di unico, che spesso richiama i loro personaggi fantastici preferiti. L’elettronica ormai è in qualsiasi cosa, e io purtroppo non ne capisco un granché, ma con la meccanica ed il disegno 3D me la cavo abbastanza. Assieme ad un altro volontario, Michele, abbiamo messo a punto il bike adapter. L’idea originale è di Michele, e io mi sono occupato della parte di generazione del file 3D da stampare, a partire da semplici misure sia dell’arto sano che del moncone. La soddisfazione di un bimbo che riceve un device, i suoi occhi, il suo stupore, le sue parole e la sua contentezza sono qualcosa di indescrivibile. Basterebbe questo a ripagare delle ore passate a studiare, modificare, modellare, stampare ed assemblare il device. Ma non è tutto.
E-nable, assieme ad EFP, ha come mission anche quella di sviluppare ausili a basso costo, per accompagnare i bambini di età prescolare ad abituarsi ad avere una vera e propria protesi. Ma questo ausilio deve essere funzionale, così da favorirne l’integrazione già dai primi anni, senza attendere di diventare adulti per poter stringere qualcosa. Spero di riuscire un giorno a dare un contributo anche in questa direzione.
Siete fantastici 🧡🧡🧡
Alessandro villa ❤️❤️